Situationship: Quando una Relazione Ti Tiene in Ostaggio

Illustrazione concettuale di una coppia in una situationship: due persone vicine fisicamente ma emotivamente distanti

Il 50% dei giovani adulti tra i 18 e i 34 anni ha vissuto una situationship. Un sondaggio più ampio ha rivelato che il 60% degli adulti americani è attualmente o è stato in una situationship. Ma cosa significa davvero essere in una situationship? E soprattutto: come si esce da una non-relazione che ti consuma emotivamente senza mai darti quello che cerchi?

Cosa significa situationship: definizione e significato

La situationship è una relazione romantica che esiste in una zona grigia. Secondo una ricerca pubblicata su Sexuality & Culture, le situationship sono relazioni romantiche che coinvolgono tempo trascorso insieme e attività fisica e sessuale, ma senza etichetta e con basso livello di impegno. Non è strettamente platonica ma non è nemmeno ufficialmente impegnata.

Il significato psicologico è complesso. Ci si vede regolarmente, si fa sesso, si costruisce intimità, ma senza un obiettivo chiaro o una promessa di futuro. È come essere intrappolati in una transizione senza fine, un corridoio infinito che non porta da nessuna parte.

La differenza con una relazione occasionale? In una relazione occasionale entrambi sono d'accordo sulla leggerezza. Nella situationship c'è ambiguità, confusione, e spesso almeno una persona vuole di più. Rispetto all'amicizia, invece, c'è attrazione, intimità fisica, comportamenti da coppia. Ma manca l'elemento che definisce tutto: l'impegno reciproco.

Il 38% delle persone crede che situationship significhi esattamente la stessa cosa di "friends with benefits", mentre il 41% dice che sono solo simili. Ma c'è una sfumatura importante: negli FWB l'accordo è esplicito. Nella situationship l'ambiguità è la regola.

Frequentarsi senza aspettative: il paradosso della situationship

"Ci sentiamo tutti i giorni ma non stiamo insieme." Questa frase racchiude il paradosso della situationship. Vi comportate come una coppia, avete l'intimità di una coppia, dedicate tempo ed energia come in una coppia. Ma se qualcuno chiede "state insieme?", la risposta è vaga.

Un sondaggio di Tinder ha trovato che il termine è apparso nel 49% in più dei profili tra gennaio e ottobre, con 1 giovane su 10 tra i 18 e i 25 anni che preferisce le situationship "come modo per sviluppare una relazione con meno pressione".

Meno pressione suona bene sulla carta, ma nella pratica? Una ricerca qualitativa ha rilevato che tutte le donne partecipanti in situationship hanno sperimentato grave danno emotivo: aumento dell'ansia, iniquità, incertezza, depressione e sensazione di essere usate.

Il problema non è la mancanza di etichetta in sé. È che l'assenza di definizione nasconde spesso una mancanza di consenso reale. Una persona pensa "stiamo costruendo qualcosa", l'altra pensa "è solo divertente per ora". Nessuno dei due lo dice esplicitamente. Entrambi sperano che l'altro capisca senza dover parlare.

La relazione che non si evolve: perché rimani bloccato

Sei in quella fase da mesi. Forse anche da un anno. Ti dici che sta andando bene così. Che non hai fretta. Che è meglio lasciare che le cose fluiscano naturalmente. Ma nel frattempo controlli ossessivamente il telefono. Ti chiedi perché non ti ha risposto. Cerchi segnali che confermino che gli/le importi davvero.

La ricerca mostra che le situationship non evolvono spesso in relazioni impegnate e sono significativamente meno soddisfacenti rispetto ad altri tipi di relazioni. Eppure rimani. Perché?

La paura dell'impegno è il primo motivo. Non solo la sua, anche la tua. Forse hai paura che definendo la relazione scoprirai che non vuole quello che vuoi tu. Forse temi che chiedere chiarezza rompa la magia del momento. Forse credi che se aspetti abbastanza, naturalmente si trasformerà in qualcosa di più.

Il trauma bonding è il secondo motivo, meno ovvio ma più insidioso. La comunicazione inconsistente crea cicli di alti e bassi che assomigliano al trauma bonding relazionale. Il ritorno della persona dopo periodi di ghosting diventa l'evento potente che allevia lo stress da astinenza, creando un sollievo che genera dipendenza.

Ti manda messaggi dolcissimi per giorni. Poi sparisce per una settimana senza spiegazioni. Torna come se niente fosse. Tu sei così sollevato/a dal suo ritorno che dimentichi la sofferenza della sua assenza. E il ciclo ricomincia.

La speranza segreta è il terzo motivo. "Se continuo a essere paziente, se dimostro che sono la persona giusta, cambierà idea." Ma le relazioni non funzionano per conversione. O entrambi volete la stessa cosa, o state solo perdendo tempo.

Ci sentiamo tutti i giorni ma non stiamo insieme: il prezzo dell'ambiguità

Messaggi del buongiorno. Video chiamate prima di dormire. Vi raccontate la giornata nei minimi dettagli. Condividete inside jokes che nessun altro capirebbe. Fate progetti per il weekend. Ma se i tuoi amici chiedono "come va con lui/lei?", non sai cosa rispondere.

Le principali preoccupazioni riguardo alle situationship includono: mancanza di connessione significativa (21%), confusione sui confini (18%) e sentirsi usati (15%).

L'ambiguità ha un costo emotivo preciso. Non sai se puoi presentarlo/a ai tuoi amici. Non sai se è appropriato coinvolgerlo/a in eventi familiari. Non sai se puoi esprimere gelosia quando parla di altre persone. Non sai se hai diritto di arrabbiarti quando sparisce.

La mancanza di etichetta non è libertà. È paralisi. Perché senza etichetta non ci sono aspettative chiare. E senza aspettative chiare, ogni comportamento è giustificabile. "Non avevamo detto che eravamo esclusivi." "Non ti avevo promesso niente." "Pensavo lo sapessi che per me era solo casual."

Uno studio ha rivelato cinque temi emergenti dall'analisi delle situationship: ambiguità nelle relazioni, disagio emotivo, disagio cognitivo, impatto sulla vita personale e impatto sulla vita professionale. L'ambiguità non resta confinata alla relazione. Contamina tutto. Ti distrae al lavoro. Influenza il tuo umore. Cambia come ti vedi.

Non è amore ma nemmeno amicizia: la zona grigia emotiva

C'è affetto. C'è attrazione. C'è intimità. Ma chiamarlo amore sembra esagerato quando non c'è impegno. Chiamarlo amicizia sembra riduttivo quando ci fate sesso e vi addormentate abbracciati.

Applicando la teoria triangolare dell'amore di Sternberg, queste relazioni sono spesso rappresentate meglio dall'amore romantico, il che significa che gli individui sono vicini e impegnati in attività intime, ma non sviluppano impegno.

Intimità senza impegno. Questa è l'essenza della situationship. E per alcune persone funziona, almeno per un periodo. Ma per molte altre diventa una fonte costante di ansia.

I segnali che sei in una situationship tossica

Non tutte le situationship sono uguali. Alcune sono davvero transizioni temporanee dove entrambi stanno esplorando con onestà reciproca. Altre sono trappole emotive dove una persona tiene l'altra in sospeso senza mai dare chiarezza.

Ghosting ciclico è il primo segnale. Sparisce per giorni o settimane, poi riappare come se niente fosse. Quando chiedi spiegazioni, minimizza o ti fa sentire esagerato/a per aver notato.

Evitamento attivo di definizioni è il secondo segnale. Ogni volta che provi ad avere "la conversazione", cambia discorso, scherza per alleggerire, o dice che "le etichette rovinano tutto". Non vuole definire cosa siete perché definirti gli/le toglierebbe la libertà di comportarsi come vuole.

Disponibilità a intermittenza è il terzo segnale. C'è quando gli/le fa comodo. Sparisce quando ha impegni o quando incontra qualcun altro. Tu sei l'opzione di riserva, non la priorità.

Investimento asimmetrico è il quarto segnale più sottile. Tu fai piani, proponi cose, ti adatti ai suoi orari, ti presenti quando ha bisogno. Lui/lei accetta passivamente ma non ricambia mai lo sforzo. La ricerca mostra che le donne etero, le persone queer e i gruppi economicamente svantaggiati affrontano rischi di sfruttamento maggiori e sopportano il peso della sofferenza quando coinvolti in associazioni romantiche ambigue.

Mancanza di integrazione sociale è il quinto segnale. Non ti presenta ai suoi amici. Non condivide foto con te sui social. Non ti coinvolge nella sua vita al di fuori degli incontri privati. Sei un segreto, non una relazione.

Come chiudere una non-relazione: l'atto d'amore verso te stesso

Chiudere una situationship è più difficile che chiudere una relazione ufficiale. Perché non c'è niente di "ufficiale" da terminare. Non c'è stato un inizio chiaro, come puoi avere una fine chiara? Eppure devi farlo. Per la tua salute mentale. Per la tua autostima. Per il tuo futuro.

Il primo passo è l'onestà brutale con te stesso. Questa situazione ti sta facendo stare bene o ti sta consumando? Ti senti libero/a o in ansia costante? Stai scegliendo di rimanere o stai sperando che cambi? Se la risposta è che stai male, che sei ansioso/a, che stai sperando, allora sai già cosa devi fare.

Il secondo passo è la conversazione diretta. Non sparire senza spiegazioni (non diventare ciò che critichi). Dì chiaramente cosa provi e cosa vuoi. "Ho bisogno di una relazione con impegno chiaro. Se non è quello che vuoi tu, rispetto la tua scelta, ma io devo andare avanti."

Questa conversazione andrà in due modi. O l'altro finalmente si apre e vuole provare qualcosa di reale, o conferma che non è interessato a un impegno. In entrambi i casi, hai la tua risposta. Non più ambiguità. Non più speranza vaga. Chiarezza finalmente.

Il terzo passo è il distacco reale. Se decide che non vuole una relazione, non puoi rimanere "amici". Non puoi continuare a sentirvi "solo per vedere come va". Devi tagliare il contatto. Completamente. Per un periodo lungo. Non è crudeltà, è sopravvivenza emotiva.

Il quarto passo è elaborare il lutto. Sì, lutto. Anche se "non era nemmeno una relazione vera", stai perdendo qualcosa che significava molto per te. Permetti a te stesso di stare male. Di piangere. Di essere arrabbiato/a. Non minimizzare il tuo dolore solo perché gli altri non capiscono.

Il quinto passo è ricostruire i confini. Usa questa esperienza per capire cosa vuoi davvero. Quali sono i tuoi non-negoziabili in una relazione? Quanto tempo sei disposto/a ad aspettare prima di chiedere chiarezza? Quali comportamenti non accetterai più?

Quando è il momento di andarsene

Non c'è un timer preciso. Non esiste una regola che dice "dopo X mesi in una situationship devi chiudere". Ma ci sono segnali che indicano che il momento è arrivato.

Quando l'ansia supera la gioia. Se pensare a questa persona ti crea più stress che felicità, è il momento. Se controlli ossessivamente il telefono invece di goderti la giornata, è il momento. Se hai perso la tua pace mentale, è il momento.

Quando hai smesso di vivere la tua vita. Se rifiuti inviti perché "magari lui/lei si fa vivo", è il momento. Se hai messo in pausa la tua vita sociale aspettando che questa persona decida, è il momento. Se non esci con altre persone per "rispetto" verso qualcuno che non ti rispetta abbastanza da definirti, è il momento.

Quando hai chiesto chiarezza e non l'hai ottenuta. Se hai già avuto la conversazione e l'altro ha evaso, minimizzato o chiesto "ancora tempo", è il momento. Quanto tempo è abbastanza? Se dopo 6 mesi-1 anno non sa cosa vuole da te, non lo saprà mai. O meglio, lo sa benissimo: vuole i benefici senza la responsabilità.

Quando ti sei perso/a. Se non ti riconosci più. Se hai compromesso i tuoi valori. Se accetti briciole quando meriti un pasto completo. Se ti sei convinto/a che va bene così quando sai nel profondo che non va affatto bene. È il momento.

Uscirne è un atto d'amore verso te stesso

Chiudere una situationship non è fallimento. È coraggio. È scelta. È dire a te stesso/a: "Merito di più. Merito chiarezza. Merito qualcuno che non ha dubbi su di me."

I ricercatori non raccomandano le situationship come modo ottimale per formare relazioni romantiche, poiché i risultati indicano che le situationship non evolvono spesso in relazioni impegnate e sono significativamente meno soddisfacenti.

Sì, ti mancherà. Sì, avrai momenti di debolezza dove vorrai scrivergli/le. Sì, vedrai qualcosa che ti ricorda di lui/lei e ti verrà voglia di condividerlo. Resisti. Ogni giorno che resisti è un giorno in cui stai scegliendo te stesso/a.

E un giorno, forse tra mesi, forse tra un anno, guarderai indietro e ti chiederai come hai potuto accettare così poco. Ti chiederai perché ci hai messo così tanto a capire che meritavi di meglio. E sarai grato/a a te stesso/a per aver avuto finalmente il coraggio di chiudere.

L'atto d'amore più grande che puoi fare verso te stesso è uscire da una situazione che ti diminuisce. È riconoscere il tuo valore anche quando qualcun altro non lo fa. È scegliere la solitudine temporanea invece della compagnia ambigua.

Perché essere soli è meglio che sentirsi soli accanto a qualcuno.

Conclusioni pratiche

Le situationship prosperano nell'ambiguità. Muoiono nella chiarezza. Se vuoi sapere se stai vivendo una situationship tossica, chiedi chiarezza. La reazione ti dirà tutto.

Se l'altro accoglie la conversazione, discute apertamente, prende una posizione chiara (anche se è "no"), quella persona rispetta te e il tuo tempo. Se l'altro evita, minimizza, ti fa sentire esagerato/a, quella persona ti sta tenendo in ostaggio emotivo.

La domanda giusta non è "come faccio a farlo/a impegnare?" ma "perché mi sto accontentando di qualcuno che non sa se mi vuole?"

Se sei in una situationship da mesi, qual è la conversazione che continui a rimandare perché hai paura della risposta che potresti ricevere?

 



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